The injuries of Turkish national free-style and Graeco-Roman wrestlers
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info:eu-repo/semantics/closedAccessTarih
2012Yazar
Yamaner, Farukİmamoğlu, Osman
Atan, Tülin
Evli, Fatih
Karacabey, Kürşat
Sevindi, Tarık
Gümüşdağ, Hayrettin
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Yamaner, F., Imamoglu, O., Atan, T., Evli, F., Karacabey, K., Sevindi, T., & Gumusdag, H. (2012). The injuries of Turkish national free-style and Graeco-Roman wrestlers. Med Sport, 65, 549-561.Özet
Aim: The purpose of this study was to investigate the types of injuries in Turkish national senior free style and Grecoroman wrestlers. Methods: The data of 145 wrestling injuries were collected with the help of injury surveillance forms maintained (75 in free style and 70 in Greco-Roman) throughout three years. The relationship between injuries of regions and mechanism, and style preferred by wrestlers were analyzed by using a ?2 test. Results: The results showed that there were 166 injuries in Greco-Roman style and 179 injuries in free style. The most common injuries in Greco-Roman wrestlers were found in upper extremities (36.75%), lower extremities (19.28%) and head (15.66%), and the most common injuries in free style wrestlers were in lower extremities (40.22%), upper extremities (31.84%) and head (13.41%). (An injury rate per one wrestler was found 2.37 in Greco-Roman and 2.39 in free style). The injuries which occurred during training were 54.20% and during competition were 5.79%. The frequencies of injuries per 100h of training were found 0.11. For competitions the injury frequency per 1 match was found 1.05. The most common injury types in both styles were joint sprain, muscle strain and contusion. Nevertheless, 57.97% of injuries resulted in the injured wrestler were for being absence of training or competitions less than seven days. Finally, There was a significant (P<0.05) relationship between injured parts and both styles. Conclusions: The injuries in Greco-Roman Wrestlers commonly occurred in upper extremities, and in free style wrestlers they commonly occurred in lower extremities. Using proper safety gear and learning a better technique can reduce the risk of injuries during wrestling. Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato quello di studiare i tipi d’infortunio nei lottatori senior in stile libero e greco-romano della nazionale turca. Metodi. Gli infortuni di 145 lottatori (75 in stile libero e 70 in stile greco-romano) sono stati raccolti mediante dei moduli di monitoraggio degli infortuni in un periodo di tre anni. Le relazioni tra le aree del corpo infortunate e il meccanismo e lo stile preferito dai lottatori sono state analizzate utilizzando un test del chi-quadrato. Risultati. I risultati hanno mostrato 166 infortuni nella lotta greco-romana e 179 infortuni nella lotta libera. Gli infortuni più frequenti nei lottatori greco-romani erano quelli agli arti superiori (36,75%), agli arti inferiori (19,28%) e alla testa (15,66%), mentre gli infortuni più frequenti nei lottatori in stile libero erano quelli agli arti inferiori (40,22%), agli arti superiori (31,84%) e alla testa (13,41 %). Il tasso d’infortunio per lottatore era pari a 2,37 nella lotta greco-romana e a 2,39 nella lotta libera. Gli infortuni verificatisi pari a 0,11. Per le competizioni, la frequenza d’infortunio per incontro era pari a 1,05. I tipi d’infortunio più comuni in entrambi i tipi di lottatori erano le distorsioni articolari, gli strappi muscolari e le contusioni. Ciononostante, il 57,97% degli infortuni è stato motivo di un’assenza dagli allenamenti o dalle competizioni inferiore a sette giorni. Infine, vi era una relazione significativa (P<0,05) tra le aree del corpo infortunate ed entrambi gli stili. Conclusioni. Gli infortuni nei lottatori greco-romani si sono verificati generalmente agli arti superiori mentre nei lottatori in stile libero si sono verificati generalmente agli arti inferiori. Utilizzare dispositivi di sicurezza e apprendere una buona tecnica può ridurre il rischio d’infortunio durante la lotta.nell’allenamento rappresentavano il 54,20% di tutti gli infortuni, mentre quelli verificatisi nelle competizioni erano il 45,79%. La frequenza d’infortunio per 100 ore di allenamento era